giovedì 28 maggio 2015

Gli USA dietro il caos a Zurigo

Gli Stati Uniti hanno ordinato alla polizia svizzera di arrestare, imprigionare ed estradare negli Stati Uniti sei funzionari della FIFA per presunta corruzione.

Il raid, ovviamente con pre-allarme per avere i reporter del New York Times sulla scena, avviene poco prima della votazione nella FIFA per espellere Israele dall’associazione.  

L’associazione calcistica mondiale FIFA si riunisce a Ginevra, in Svizzera, per il 65° Congresso Mondiale. Una delle votazioni all’ordine del giorno (.pdf) era su “Sospensione od espulsione di un membro“, anche con un “aggiornamento sulla questione israelo-palestinese”. 

L’Associazione calcistica palestinese aveva chiesto la votazione per sospendere Israele dalla FIFA: “Il gruppo palestinese si oppone alle squadre israeliane che giocano in Cisgiordania. Inoltre, affermano che Israele limita i movimenti dei giocatori palestinesi tra Cisgiordania e Gaza, nonché per le partite internazionali. Continua il suo bullismo, e credo che si senta in diritto di continuare ad esserlo nel quartiere“, ha detto il presidente dell’Associazione calcistica palestinese Jibril Rajoub. “Se gli israeliani usano la questione della sicurezza, posso dire che il loro problema della sicurezza è il mio. Sono pronto a decidere sui parametri della sicurezza, ma non deve essere usata… come strumento per perpetrare queste politiche da apartheid razzista“. 

         Jibril Rajoub

Ha dichiarato che la situazione in Cisgiordania è di gran lunga peggiore dell’apartheid in Sudafrica, a causa degli estremisti e della destra israeliani che vogliono “cancellare la Palestina”. 

Negli anni ’60 la FIFA sospese il Sud Africa per decenni per non aver rispettato le politiche di non discriminazione dell’associazione. 

La nazione fu anche espulsa dalla FIFA un mese dopo la rivolta di Soweto del 1976. “Non chiedo la sospensione dell’associazione israeliana, chiedo di porre fine alle sofferenze dei calciatori palestinesi”, ha detto Rajub. “Chiedo di por fine a rimostranze e all’umiliazione che subiamo“.

La votazione richiede una maggioranza del 75% dei 209 membri della FIFA. C’era la probabilità che sarebbe passata. Ma ora, casualmente, il governo degli Stati Uniti ha ordinato alla polizia svizzera di fare irruzione nell’hotel dove i principali funzionari della FIFA risiedono ad arrestarne alcuni con l’accusa di corruzione risalenti ai primi anni ’90. Gli Stati Uniti ne vogliono l’estradizione per processarli in un tribunale statunitense. 

Inoltre, casualmente, giornalisti e fotografi del New York Times erano nella hall dell’hotel svizzero, alle 6 del mattino, per riprendere l’incidente in diretta: “Essendo a capo della FIFA, organo del governo globale del calcio, si erano riuniti per l’incontro annuale; più di una dozzina di agenti delle forze dell’ordine svizzere in borghese è arrivata senza preavviso presso l’hotel Baur au Lac, elegante struttura a cinque stelle con vista su Alpi e Lago di Zurigo.  Sono andati alla reception per avere le chiavi e sono saliti alle camere… Le accuse riguardano la diffusa corruzione nella FIFA negli ultimi due decenni, rigaurdanti accordi sulla Coppa del Mondo oltre a marketing e trasmissioni, secondo tre agenti della polizia collegati al caso. Le accuse includono frode telematica, racket e riciclaggio di denaro, e secondo i funzionari hanno preso di mira i membri del potente comitato esecutivo della FIFA, che esercita un potere enorme e svolge attività in gran parte segrete”. 



Se alcune delle persone incriminate sono cittadini degli Stati Uniti, ci si chiede con quali contorsioni il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti rivendichi la giurisdizione su funzionari FIFA di altra nazionalità: “La legge degli Stati Uniti dà ampia autorità al dipartimento di Giustizia d’indagare cittadini stranieri residenti all’estero, un’autorità che i pubblici ministeri hanno utilizzato più volte nei casi di terrorismo internazionale. Tali casi possono dipendere dall’esigua connessione negli Stati Uniti, come l’uso di provider internet o di banche statunitensi”. 

Aggiungete che gli USA hanno ordinato l’incursione agli svizzeri che si sentono anche costretti ad aprire un procedimento penale sul voto della FIFA per la Coppa del Mondo 2018 e 2022. 

Gli Stati Uniti persero contro Russia e Qatar nella gara per i mondiali, e i falchi statunitensi insistono per una rivincita

E’ non è che pagare tangenti per farsi scegliere per i mondiali sia cosa ignota negli Stati Uniti, ma essendo stati respinti vogliono il cambio di regime al vertice dell’organizzazione. 

Negli Stati Uniti è legale corrompere politici finanziandone le campagne elettorali praticamente illimitatamente. Non un banchiere statunitense è stato incriminato per la massiccia frode di Wall Street che ha bloccato l’economia mondiale. Il mondo lo sa e non gradisce che gli Stati Uniti diano lezioni di moralità. 

La FIFA, certamente corrotta, è anche l’anima del calcio mondiale e l’organizzatrice dei più amati campionati del mondo. 

Se gli Stati Uniti ritengono di usare qualcosa di simile alle accuse di terrorismo contro la FIFA, si capirà nel mondo che c’è qualcosa di molto sbagliato. Tanto più che il motivo di tutto ciò è abbastanza evidente. Un giornalista israeliano già gongola: “Anshel Pfeffer. Povero Jibril Rajoub. Non sembra che la sua trovata avrà molta attenzione in questo momento alla FIFA”.

Fatemi indovinare: Era l’obiettivo principale di questo raid ?


                                   
Moon of Alabama Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Nessun commento:

Posta un commento