sabato 26 settembre 2015

In merito alla "libertà di stampa"

A member of al Qaeda's Nusra Front climbs a pole where a Nusra flag was raised at a central square in the northwestern city of Ariha, after a coalition of insurgent groups seized the area in Idlib province May 29, 2015. REUTERS/Khalil Ashawi

"Ribelli addestrati dagli Stati Uniti hanno ceduto munizioni e veicoli al braccio siriano di Al-Qaeda, per accedere a una zona da quest'ultimo controllata." 

Queste le parole riportate da Euronews in articolo pubblicato sabato 26 settembre 2015. Non c'è da meravigliarsi assolutamente. Da come riportato le frange jihadiste siriane "avamposti di Al-Qaeda" hanno tra le mani attrezzature belliche targate "made in USA". 

Mi domandando quale sia la novità. Gli interi gruppi jihadisti siriani e iracheni hanno sempre avuto incondizionatamente l'appoggio bellico e strategico da parte di Washington. Adesso i media internazionali si scandalizzano alla notizia di tutto ciò. 

Una notizia (USA e Israele aiutano l'IS)  del mese di marzo di quest'anno riferiva di un arresto di "Consiglieri statunitensi e israeliani che indisturbatamente offrivano assistenza ai terroristi dello Stato Islamico." 

Peccato che a marzo tale notizia non sia stata minimamente battuta da nessun media occidentale. 

Dimenticavo ... i nostri cari giornalisti sono pagati per offrire all'opinione pubblica, sterco mediatico, accantonando le verità scomode. Ecco perché il giornalista tedesco Udo Ulfkotte fu licenziato dall'agenzia mediatica tedesca "Frankfurter Allgemeine Zeitung" per aver dichiarato tali, manovre utilizzate da Langley influenzando l'intera Europa. Tutto ciò solamente per elevare un muro tra Europa e Russia. 


Se si osserva il video, sopra, nella sequenza temporale di 6:38 minuti Udo Ulfkotte spiega come la Germania sia una colonia di Washington, inoltre fa notare come "la maggior parte dei tedeschi non voglia il nucleare mentre gli USA piazzano testate atomiche nel sotto suolo tedesco". 

In merito avrei da dirvi un paio di cose ... sulla "deindustrializzazione" un processo economico contrario all'industrializzazione in un'aerea geografica di un determinato paese. 

Uno degli obbiettivi del Club Bilderberg è la "deindustrializzazione" del mondo, attraverso l'eliminazione dello sviluppo scientifico delle varie nazioni. Le attenzioni sono rivolte, innanzitutto, agli esperimenti per la fusione nucleare, come risorsa per lo sviluppo energetico pacifico. 

"Lo sviluppo dell'energia da fusione nucleare cancella la concezione del Club Bilderberg di un mondo dalle risorse naturali limitate". 

Infatti, la fusione nucleare creerebbe parecchie possibilità di ottenere energia da risorse molto diffuse, migliorando le condizioni di vita dell'intera umanità presente sull'intero globo. Con l'energia generata a basso costo dalle centrali nucleari, i Paesi del terzo mondo diventerebbero gradualmente indipendenti dai finanziamenti degli USA, che li rendono schiavi, e comincerebbero a esercitare la loro Sovranità. Quindi meno finanziamenti dall'estero, significa un minor controllo delle proprie risorse naturali da parte del FMI (Fondo Monetario Internazionale) e una maggiore libertà e indipendenza per il popolo. 

L'energia nucleare quindi, secondo i piani di de-industrializzazione, non deve servire per le nazioni povere del Pianeta, bensì al contrario, rappresenta l'arma decisiva per sottomettere le nazioni del terzo e quarto Mondo.


In merito alla libertà di stampa ... ecco che la macchina della propaganda inizia a partorire tali mostri. 

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